mercoledì 6 marzo 2013

C.F. ACESE - CENTRO ESTER 2 - 0

C.F.ACESE: Sciacca, Napoli, Tosto, Marrone (89°Russo), Caciorgna, Sgarlato, Pesce (46°Perotti), Lazzara, Pecorino Meli, Allum, Risina (54°Todaro). A disposizione: Riggio, Scardaci, Presenti, Sinanska. Allenatore: Valerio Caniglia

CENTRO ESTER: Pascale, Bjato Ales, Auricchio (46°Velluto), De Cicco, Del Prete, Ferrara (58°Lombardi), Bjato Sim, Pengue, Di Marzo, Barra (78°Righetti), Luvy. A disposizione: Savastano, Palescandolo: Allenatore: Barbara Nardi.

ARBITRO:  Longo M.F. della sezione di Paola (CS)

RETI: 63° Lazzara, 70° Perotti.

AMMONITE: Marrone (AC), DE Cicco (CE)



Grande salto di qualità del Centro Ester che scopriamo affidato alle cure di quella Barbara Nardi incredibilmente giubilata dal Napoli calcio femminile dopo aver vinto tre campionati in quattro stagioni.
La cura Nardi si intravede subito e l'Acese deve studiare attentamente l'avversario per poterne avere ragione, complice anche l'infame terreno del Comunale di Aci Sant'Antonio, un campo abbandonato al proprio destino da un'Amministrazione che considera lo sport soltanto un fastidio da eliminare al più presto.
Così il primo tempo si chiude sullo zero a zero grazie all'attenta condotta del Centro Ester che conscia della superiorità tecnica ha cercato di contenere i non proprio irresistibili attacchi dell'acese brava, ancora una volta a mancare tutte le occasioni da gol che si presentano.
Cosa succede alle volte nella mente dei direttori di gara? Perché  Antonella Marrone stava antipatica al sig. Longo di Paola? Gli ha fischiato tutti i falli contro, non gli ha assegnato un possibile rigore, gliene ha negato uno così clamoroso che ancora sta chiedendo vendetta (per giunta ammonendola per simulazione mentre la ragazza ha ancora sul polpaccio il segno tangibile del fallo ricevuto in area). Boh! Mistero.
La svolta della gara nel secondo tempo con l'ingresso in campo di Azzurra Perotti al posto di una stanca Angie Pesce. La Perotti dava prova della velocità di esecuzione delle sue giocate creando scompiglio nelle file del Centro Ester con la Nardi che provava a cambiare la marcatura senza trovare l'elemento che la potesse contrastare. Da una di queste discese parte il tiro che la piccola Clara Lazzara ribadisce imparabilmente in rete. Le ragazze del Centro Ester provano timidamente a raddrizzare il risultato ma in una ripartenza è ancora la Perotti a scavalcare il portiere con un delizioso pallonetto e portare il risultato.
Fiutata la sbandata la Nardi organizza al meglio la sua difesa per evitare ulteriori reti. Le ragazze dell'Acese appaiono paghe del risultato e tutto scivola senza ulteriori sobbalzi al novantesimo.
Paragonare questa squadra a quella incontrata nel girone d'andata è come stendere un paragone tra il giorno e la notte. Peccato, per loro, che il cambio di guida sia avvenuto in tempi che non permettono recuperi.

2 commenti:

alessio saitta ha detto...

Posso suggerire una cosa perchè non giocate al tupparello di acireale e magari vi confrontate con amministrazione comunale e lo gestite assieme all'acireale calcio cosi diminuiscono i costi di gestione ne vale per voi so com'è il campo del comunale di aci sant'antonio una skifezza.
mi firmo saitta alessio

ASD - Calcio Femminile Acese ha detto...

Come dice il nome della squadra questa è deputata a rappresentare il territorio "acese" nel mondo del calcio femminile e non.
Inoltre è la prosecuzione del settore femminile del S.Emidio squadra di Acireale, ed infatti allora si giocava in quel Comunale che rappresenta una vera e propria vergogna della città di Acireale.
Chiaro che appena promossi in B abbiam chiesto di poter giocare al Tupparello cosa che ci è stata negata. Ci concedevano quel letamaio travestito da campo di calcio che è il Comunale dietro il pagamento (?) di un canone. Ci siamo portati ad Aci Sant'Antonio grazie alla sensibilità dell'allora sindaco Alfredo Pulvirenti.
Che il Comunale di Aci Sant'Antonio sia una schifezza è vero, ma rispecchia fedelmente il sindaco e l'assessore allo sport più dediti ai propri affari che al bene della collettività.