lunedì 23 marzo 2015

ACESE - FEMM. CATANIA

ACESE: Sciacca, Marrone, Settecasi (47°Orlando), Di Bari, Masia, Lazzara (77°Crisci), Seranaj, Giuliano, Bassano, Privitera, Martinovic. A disposizione Aschenbrenner, Foti, Piscitelli. Allenatore: Valerio Caniglia

FEMM. CATANIA: Musumeci, Morillo, Maggio, Calanna, Furno, Gambino (55°Navarria), Manno, 'Ndiongue, Di Mauro, Guardino, Coco. A disposizione: Campagna, Trombetta, Lombardo, Leonardi, Cinnirella, Guagliardo. Allenatore: Scuto Giuseppe.

RETI: 27°Bassano (A), 30°Guardino (C), 51°Martinovic (A), 72°Bassano (A), 92°Privitera (A)

ESPULSE: Calanna Aurora

AMMONITE: Calanna (C), Di Mauro (C), Seranaj (A), Furno (C), Bassano (A)

DIRETTORE DI GARA: Luigi Catanoso della sezione di Reggio Calabria

ASSISTENTI: 1° Giovanni Massari, 2° Alberto Taranto della sezione di Ragusa.




Partita impostata dal Catania su un'aggressività eccessiva (quanto inutile) che dava i suoi frutti nel primo tempo che si concludeva con la rete di Bassano al 27° cui rispondeva Guardino con una punizione dal limite che s'insaccava nell'angolino sinistro.
Già alla fine del tempo l'Acese cambia registro e comincia a far girare palla cercando di togliere punti di riferimento alle catanesi ed infatti, di questa variazione, subito ne fa le spese Gabriella Settecasi che viene atterrata nei pressi dell'area di rigore con un fallaccio inutile che l'arbitro punisce con una semplice ammonizione. Gabriella è dovuta ricorrere alle cure della dottoressa e della massaggiatrice per una sospetta lesione del crociato sinistro. Inutile dire che con questa è la quinta leonessa che viene costretta con le stampelle dopo Perotti, Ficarotta, Risina, Piro. Meno male che il campionato sta per finire altrimenti dovremmo giocare con le volenterose ma imberbi ragazzine della serie C.
Il cambio di passo, comunque, porta alla rete di Melania Martinovic  dopo appena sei minuti dall'inizio del  secondo tempo poi ancora con Giusy Bassano imbeccata da Clara Lazzara ed infine con la rete di Veronica Privitera che la catapulta sul posto più alto della classifica marcatori dell'intero campionato di A & B.
Una notazione di carattere generale, bisogna imparare anche l'eleganza di saper perdere. Se affronto, che so, il Turbine Potsdam, il mio gioco non può essere aggredirle fisicamente. Quelli sarebbero sicuramente "calci" ma il gioco del calcio è tutta un'altra cosa.

2 commenti:

Valerio Caniglia ha detto...

Poche volte sono intervenuto su commenti riportati in questo blog...lo faccio adesso per sottolineare che le ragazze dell'Acese hanno giocato una delle partite più complicate che il girone ci ha assegnato, vuoi per bravura avversaria, vuoi per poco spirito di sacrificio, vuoi per appagamento..ma certamente queste ragazzeal secondo tempo hanno tirato fuori ciò che avevano domenticato nel primo...gli attributi!
tutto ciò grazie a qualcosa che è capitata all'interno dello spogliatoio acese.
Detto ciò credo che non sia corretto che il Catania arrivato al Binanti per far male ...
Credo sia corretto dire che il Catania fosse arrivato a Scordia per giocare la propria partita, e sicuramente questo l'ha fatto e anche stra bene, sopratutto nel primo tempo.
Ben messe in campo hanno tenuto testa ad una squadra, la nostra, capolista ...non a caso!
Non ritengo sia stata una partita cattiva, ma credo sia stata una partita maschia, molto maschia, giocata con grande carica agonistica e anche abbastanza corretta, a prescindere dal rosso rifilato ad una giocatrice catanese per somma di gialli.
l'incidente occorso alla nostra Gabriella, spero non sia grave, è stato un movimento autonomo che purtroppo in campi sintetici capitano, e noi lo sappiamo bene...Non si senta in colpa la giocatrice catanese che era li vicino.
Voglio concludere con un applauso grandissimo alle mie ragazze perchè hanno saputo interpretare nell'arco di tutte le partite fin qui giocate, il mio pensiero cacistico e le parole propinate durante le riunioni teniche e nell'intervallo...brave ragazze!
Valerio Caniglia

ASD - Calcio Femminile Acese ha detto...

Valerio, è possibile che sia stato ingannato da una foto che si riferisce ad un altro evento similare dove è ben rappresentato il sig. Catanoso con il giallo in mano ben in vista.
Con ciò non intendevo colpevolizzare nessuno, volevo indicare dei limiti e dei comportamenti che le squadre sono solite tenere: se fai un gioco duro ti risponderanno, giocoforza, con lo stesso metro. Sottolineavo che ci vuole eleganza anche nel saper perdere, anche perché in campo, non c'erano le ragazzine inesperte di giovedì passato. Tutto qui.