martedì 27 gennaio 2015

ACESE 2 ROMA 0

ACESE: Sciacca, Marrone, Settecasi, Di Bari, Masia, Piro (55°Seranaj), Giuliano, Bassano, Privitera, Martinovic. A disposizione: Aschenbrenner, Ficarotta, Crisci, Foti, Orlando, Piscitelli. Allenatore: Valerio Caniglia.

ROMA: Casaroli, Bischi, Carosi, Mancini (76°Rossi), Lucci, Volpi, De Vecchis (55°Narduzzi), Ceccarelli, Vukcevic, Proietti, Novelli (69°Lorè). A disposizione: Felicella, Nita, Simeone, Pedullà, Allenatore: Alessandro Vantaggio

RETI: 20°Privitera, 74°Giuliano

ESPULSE: 65°Carosi per intervento falloso da dietro, 70°Martinovic per proteste, 85°Bischi per condotta violenta verso un'avversaria

AMMONITE: Privitera(A), Mancini (R), Masia (A), Risina (A), Carosi (R), Lucci (R)

DIRETTORE DI GARA: Alessio Angelo Boscarino della sezione di Siracusa.

ASSISTENTI: Massimo Falzone, sezione di Acireale, Antonio Enrico Ferlito sezione di Catania


E' finita con il tondo 2 a 0 la partita clou dell'intera stagione per le formazioni regine di questo campionato.
Risultato addirittura bugiardo se si considerano le molte opportunità avute e sprecate per una malintesa ricerca di gloria personale da parte di Martinovic e Bassano e da una clamorosa indecisione di Veronica Privitera che decide di chiudere verso l'interno, dove il difensore la recupera agevolmente, anziché verso l'esterno dove né il portiere né il difensore avrebbero potuto far nulla per evitare la rete. Sono cose che in una partita succedono abbastanza spesso perché la decisione viene presa nella frazione di un millisecondo e non sempre può essere quella giusta. Veronica poi ha avuto, in partita, il grande merito di aver sbloccato la partita con un super gol da goduria assoluta.
La partita, diretta con un pizzico di protagonismo in più, da un ottimo arbitro di eccellenza è cominciata subito sotto il segno dell'Acese che conduceva le operazioni sul campo rendendo difficoltoso alle romane replicare con efficacia. Giuliano e Piro imponevano la loro egemonia a centrocampo ed a nulla servivano i tentativi di forzatura da parte della montenegrina della Roma.
Solo poche volte e su calcio piazzato sono arrivate palle dalle parti di Sciacca anche se molto spesso, forse per l'eccessivo nervosimo indotto dalla partita, fuori dallo specchio della porta. Soltanto in una occasione la palla faceva la barba al palo perdendosi sul fondo campo.
L'importanza della posta è denunciata anche dalle ammonizioni distribuite con un pizzico di generosità, manco fossero lodi, a calciatrici che mai, in una partita, sia Acesi che Romane, mai avevano raggranellato tre ammonizioni.
Non parliamo poi di espulsioni. L'Acese, se si eccettua quella assolutamente ingiusta di Lecce (a partita già finita) di Veronica Privitera non ne ha mai avute, Lo stesso dicasi per la Roma.
Invece, in questo caso, l'importanza della posta in palio ha portato a qualche fallo veramente bruttino, a delle proteste assolutamente da evitare, ad una condotta violenta nel più classico fallo di frustrazione.


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