lunedì 22 dicembre 2014

ACESE - CARPISA NAPOLI 3 - 1

ACESE: Sciacca, Marrone, Settecasi, Di Bari, Masia, Risina, Piro, Ficarotta (85°Orlando), Bassano, Giuliano, Martinovic. A disposizione: Piscitelli, Crisci, Foti, Lazzara. Allenatore Valerio Caniglia

CARPISA NAPOLI: Iannone, Schioppo, Giuliano, Russo, De Rosa, Cuciniello, Asta, Alesu (53°Vecchione), Guardascione (52°Cuomo), Moraca, Tagliaferri (56°Arcuro). A disposizione: Parnoffi, Ascolese, Cafiero, Reale. Allenatore A. Riccio (sq) sostituito da Paesano Domenico 

RETI: 19°Martinovic, 65°Di Bari, 75°Moraca, 84°Martinovic

AMMONITE:  Giuliano (AC), Giuliano (CN) Schioppo (CN)

ESPULSE: --------------

ARBITRO: Giovanni Sanso di Agrigento.

ASSISTENTI: 1° Davide Mongiovì, 2° Antonino Giambrrone di Agrigento



Squadra molto giovane supportata da alcune individualità di sicuro affidamento questo Carpisa Napoli che si è presentato in casa dell'Acese, a Scordia, per vendere cara la pelle. 
La gioventù della compagine napoletana resiste per 19 minuti, poi Martinovic infila Iannone con un tiro difficilmente controllabile rasoterra filo palo. Il risultato non fa demordere il Napoli che tenta in tutti i modi di raddrizzare la partita. L'Acese, per la seconda domenica consecutiva, tira stranamente i remi in barca e non affonda più come ci si sarebbe aspettato.  
Nell'intervallo, mister Caniglia parla con le sua calciatrici che rientrano in campo appena più grintose, ma solo un po' mentre l'arbitro Sconso, un ottimo arbitro in giornata no, si esibisce in alcune decisioni cervellotiche (come molto spesso accade agli arbitri siciliani che assumono decisioni favorevoli agli ospiti per dimostrare di essere super partes finendo per danneggiarle pesantemente). Nessuno, infatti, chiede quel trattamento di favore che vediamo evidente fino alla sfrontatezza, per esempio in Puglia, dove son sempre pronti ad accontentare i conterranei anche se non possono, oggettivamente, aver visto o sentito nulla: eppure decidono a loro favore. 
Trascorrono venti minuti della seconda frazione di gioco fino a che Daniela Di Bari trovi il tiro favorevole per portare l'Acese sul  due a zero.  La marcatura ripete l'effetto del primo tempo di ingenerare un pericoloso rilassamento da cui il Napoli le sveglia repentinamente quanto, dieci minuti dopo, complice una incomprensione in difesa Moraca realizza la rete del due a uno. 
La marcatura convince il Carpisa Napoli di poter raddrizzare la partita ed infatti cominciano ad attaccare con convinzione anche se con scarso costrutto tranne in un'occasione quando timbrano la traversa con un tiro da lontano. L'Acese stringe le fila ed agisce portando il pressing alla porta difesa da Iannone che dopo venti minuti circa deve raccogliere la palla in rete deviata da Martinovic. Sul tre a uno a meno di dieci minuti dalla fine la partita è chiusa.
Per inciso ieri, nell'incontro di Eccellenza disputato dalla squadra maschile di Scordia, si è di nuovo esibito un arbitro barese che, a volte mi ricordava Buzzanca nel famoso film, coadiuvato da una segnalinee trapanese che non ne ha azzeccata una manco per sbaglio e da un marsalese che non è stato da meno: partita vinta da Siracusa per un generosissimo rigore concesso dal pugliese. Chissa, noblesse oblige?

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