lunedì 26 gennaio 2009

COMINCIATA MALE ....FINITA PEGGIO!

Predicavo nel deserto quando dicevo a TUTTI che bisognava ritrovare l'umiltà che ci ha permesso di concludere imbattuti il girone d'andata!
Invece subito dopo la trasferta di Acerra (undicesima vittoria consecutiva in campionato) è partito un ritornello che sentivo pericoloso.
Ho cercato di arginarlo, evidentemente, senza riuscirci: ed ora ci troviamo a dover affrontare il Sezze in una posizione di relativa debolezza per aver repentinamente scoperto che anche un modestissimo Vesevus, fortemente motivato, può avere agevolmente ragione dell'ex imbattibile Acese.
Dà certamente fastidio la "sufficienza" di alcune colonne della squadra che ipotizzavano, anche di restare a casa, e non perdere tempo con una partita così facile.
Il che la dice lunga (e chiara) sulla mancanza di tensione agosnistica con cui la partita è stata affrontata.
Dà ancora più fastidio il coccolato talento dalle molte (troppe?) amicizie che si intrattiene con le avversarie nella settimana e nei giorni pre-partita facendola scadere da impegno agonistico a gradevole scampagnata con annessa ed incidentale sfida a chi vince. Dicono: Come fai a saperlo? Si vede. Eccome se si vede!
Diciamo ancora che siamo diventate bravissime nell'accettare e subire l'impostazione del gioco delle avversarie ed il gioco è fatto.
Mettiamo che, poiché ognuno ha proprie idee, avrei cominciato con una diversa formazione, con una diversa panchina. Può succedere: se ogni tanto sonnecchiava Omero, figuriamoci noi poveri cristi!
Diciamo che quando si ripete -troppo- che in partita ogni risultato ci può stare si finisce per legittimare moralmente e psicologimaente ogni evento negativo.
De Coubertin diceva: "l'importante è partecipare". Ma non ci credeva nemmeno lui.
In partita c'è un solo risultato: Vincere! Poi, purtroppo si può pareggiare oppure, disgraziatamente, perdere. Nessuno allestisce una squadra con ambizioni di primato pensando che è "normale" perdere le partite.
Diciamo quindi che questo risultato disgraziatamente CI POTEVA STARE, ma non CI PUO' STARE il modo in cui è maturato.
A tutti è chiaro che non si tratta di diciotto automi, ma di diciotto persone, che però proprio perché tali devono assumersi le proprie responsabilità senza autoassolversi dicendo di aver fatto il possibile e magari additando inefficienze del centrocampo, dell'attacco, della difesa (mai proprie e del proprio reparto!) oppure del terreno di gioco.
Pare che le carenze tecniche ed agonistiche manifestate nel gioco del calcio facciano, in compenso, eccellere nel gioco delo scarica barile!
Voglio quindi dire, senza stupidi orpelli verbali, che la responsabilità del passo falso, nel momento peggiore, è tutto dei leader della squadra e della guida tecnica per non aver saputo interpretare la partita e tenere alta l'attenzione e la concentrazione, e della presidenza, rea di aver voluto, ad ogni costo limitare, i disagi denunciati per i "mezzi" della trasferta che, poi, il caso ha trasformato in una quasi odissea.
Si può esser d'accordo che il terreno di gioco, molto brutto, non ha favorito la tecnica individuale. Non credo, però, che fosse molto dissimile da quello in cui regolarmente ci si allena.
Il fatto è che incassato lo svantaggio, sono ricomparse quelle stupide palle lunghe che facilitano la ripartenza degli avversari. Più il tempo passava e più affiorava la foga di riportarsi in parità con passaggi sempre meno lucidi, sbagliati, fuori misura. E' ricomparso il timore di tirare in porta dalla media distanza, il voler appoggiare la palla in rete a colpo sicuro. Il risultato è stato uno inutile e vano dispendio di energie senza costrutto, lucidità, idee: solo foga, inutile fatica fisica e morale.
Ad un certo punto si aveva l'impressione che loro fossero tredici e noi sette.
Il Vesevus aveva impostato la partita per bloccarci e lo facevano correndo come dannate a raddoppiare ed anche triplicare sul portatore di palla e noi che si faceva? Invece di giocare di prima, palla a terra, come sappiamo fare da campioni, abbiamo cominciato a giocare palle lunghe, tanto per facilitar loro il compito!
Per tre volte abbiamo provato a lanciare in rete le avversarie. Alla terza, finalmente ce l'abbiamo fatta! Poi abbiamo perso la testa perché abbiamo capito, troppo tardi, che le partite facili non esistono e che più sembrano facili e più facile è che le prendi!
Si sveglieranno le belle addormentate nel bosco? Saranno finalmente professionali nei loro atteggiamenti? Altrimenti stiamo perdendo tempo da dedicare ad altre cose più piacevoli, che sò la coltivazione dei cavoli, le raccolte delle figurine, ....

L'unica cosa positiva è che a causa della polemica sui "mezzi" della trasferta l'uso dell'aereo per il ritorno ci ha sicuramente evitato il grave incidente della frana di Rogliano Grimaldi. Alle 21:00 saremmo stati all'incirca lì, ed il nostro pensiero va con dolore ed affetto alla squadra di calcetto coinvolta con il loro pulmino nella frana ed alle vittime innocenti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se l'obiettivo è vincere... la squadra ha bisogno di tranquillità, non è destabilizzando che possiamo costruire.La realtà della gara o la cronaca sono spesso filtrati dal nostro stare nella partita quindi a volte non molto obiettivi, come probabilmente non lo sarà il mio... posso subito sottolineare che le ragazze si sono impegnate con totale spirito di sacrificio e che ognuna a dato tutto quello che poteva dare;Che tutta l'organizzazione settimanale ha decentrato l'interesse alla gara e che il viaggio ha detratto molta energia a tutti, mettici la stanchezza che si trasforma in nervosismo e trovi una squadra per niente lucida in campo, ma ciò nonostate ha giocato nella metà campo avversaria 80 minuti, dentro l'area le occasioni per concludere in porta sono tante, e in almeno 4 occasioni si è sfiorato il gol, non possiamo dire che la squadra non si sia impegnata, ma il calcio ha una dura legge (legge del gol) un errore può farti perdere,e noi qualche errore lo abbiamo fatto... quindi ..... le restanti argomenazioni le discutero con la squadra in allenamento, non certamente su un portale al pubblico. Poi, io credo, che qualsiasi risultato dà il campo dobbiamo accettarlo e migliorarlo. Le vittorie come le sconfitte devono sempe insegnarci qualcosa. Dobbiamo tutti lavorare meglio e di più ....se veramente vogliamo vincere.... se il nostro obiettivo è chiaro
stefano nastasi

ASD - Calcio Femminile Acese ha detto...

Quella fatta su blogspot.com non è analisi è semplicemente cronaca e ragionamento. L'analisi verrà svolta, come si dice, a porte chiuse. I panni sporchi bisogna ancora lavarli.